SPF crema solare
Sole e indice SPF della crema solare

In vista delle prime esposizioni al sole, è molto importante proteggere la pelle con adeguate creme per evitare di vedere dopo i 40 anni i danni arrecati alla pelle.
Stare al sole è bello e divertente, ma non dimentichiamo di utilizzare una crema solare con un adeguato indice spf!

SPF crema solare

La protezione solare contiene 2 indicazioni importanti:

  • la protezione nei confronti degli UV-B (SPF)
  • la protezione dagli UV-A

In questo articolo vediamo insieme l’SPF che è sempre riferito ai soli raggi UV-B

Cosa significa esattamente la sigla SPF?

Dall’inglese “Sun Protection Factor” indica il tempo, espresso in minuti, che puoi stare esposto al sole (UV-B) prima di iniziare a sviluppare l’eritema.

L’eritema è la prima reazione della pelle che ti sta avvertendo che stai esagerando, motivo per cui devi correre a limitare l’esposizione ai raggi UV.

Ognuno ha il suo tempo di esposizione senza protezione solare: conosciamolo

Ognuno di noi, in base al fototipo, ha un proprio tempo di esposizione ai raggi UV- B prima di sviluppare l’eritema, quando la pelle non è protetta (senza protezione solare). Per semplificare il discorso, immagina che:

  • la razza celtica ha un tempo inferiore a 5′: significa che superati questi inizia l’eritema. (Ho scritto inizia… e non che bisogna arrivare a diventare gamberetti per calcolare il tempo).
  • la razza caucasica ha un tempo  che si aggira attorno ai 10-15′ circa prima di sviluppare l’eritema
  • la razza nera ha un tempo maggiore, a seconda di quanta eumelanina (=pigmento scuro) è presente. Nella razza nera sono state individuate ben 35 nuance di marrone, dal mulatto al colore nero intenso, quindi il tempo indicato supera i 30′ di esposizione solare senza crema.
  • (Questi tempi sono indicativi e sono riferiti alla pelle senza la protezione solare)

1. A seconda dell’ SPF della crema solare, quanto tempo puoi stare al sole?

Moltiplicando il tempo di esposizione senza crema x il numero dell’indice SPF, ottieni il tempo che puoi stare al sole senza sviluppare l’eritema.

Ti faccio alcuni esempi per chiarire il discorso del tempo di esposizione, è più facile di quanto tu pensi:

  • soggetto caucasico e SPF =20: si moltiplicano i 10-15′ x 20 = 200-300′  ovvero la persona può stare esposta al sole per 3-5 ore con la crema solare prima che sviluppi l’eritema. Significa idealmente che passato quel lasso di tempo la deve riapplicare.
  • soggetto celtico e SPF =50: si moltiplicano i 4-5′ x 50 = 200-150′ ovvero la persona potrà stare esposta al sole per 3-4 ore con la protezione solare prima di iniziare a sviluppare l’eritema


N.B. Spesso in rete trovi spiegazioni un pò diverse del concetto SPF e cioè “protegge 20 volte di più” (SPF20), “30 volte di più”, ecc… Dal mio punto di vista questo modo d’intendere è molto soggettivo e poco pratico perchè ti chiedo qual è la tua percezione del “20 volte”? Come lo quantifichi? Aspetti di sentire la pelle che scotta (troppo tardi) oppure vai a “sentimento”? Secondo te è uguale per tutti la sensazione del “20 volte”? A me piace essere pragmatica ed ecco perchè porto avanti la spiegazione dell’SPF legato al “tempo di esposizione prima di iniziare a sviluppare l’eritema”; spiegazione che puoi trovare nei migliori testi di cosmetologia, come quelli scritti dal padre della cosmetologia in Italia, Gianni Proserpio.


Questa spiegazionè è utile per capire dopo quanto tempo riapplicare la crema solare e soprattutto con quale SPF iniziare alle prime esposizioni. Diciamo che è un’indicazione pratica che crea più consapevolezza.
Ma non è tutto!

Qualunque sia la spiegazione teorica dell’SPF, diverse variabili possono abbassarne la reale protezione e quindi favorire l’eritema o l’abbronzatura.

  • quanta crema metti? immagina come unità di misura un cucchiaio per zona del corpo. 1 cucchiaio per un braccio intero, un secondo cucchiaio per l’altro braccio, un cucchiaio per l’addome e via dicendo. La domanda è tu lo fai? e quanta gente in realtà lo fa?
  • quanto è realmente e concretamente “resistente all’acqua” il solare?
  • quante volte lo riapplichi in una giornata?

 

Ora la domanda cruciale… con quale SPF partire?

Semplice, parti sempre con l’SPF più elevato possibile per garantire l’assenza di eritema e non recare danni solari alla tua pelle.

L’eritema e l’abbronzatura sono due cose diverse, non è che senza l’eritema non ti abbronzi ma semplicemente senza l’eritema togli quella componente rossa alla pelle e che tu pensi sia abbronzatura ma che in realtà è semplicemente vasodilatazione. La formazione di melanina inizia ben dopo 72 ore dall’esposizione ai raggi UV, non prima.

 


2. La % di raggi UV-B bloccati dall’SPF: guarda la curva SPF

Tecnicamente, dal punto di vista della formulazione cosmetologica, tieni conto che tutti i solari seguono la curva spf per cui, ogni SPF ha la sua % precisa  di raggi UV-B bloccati e lasciati passare sulla pelle.

La cosa interessante da notare nel grafico è che dopo l’SPF 30 non ci sono grandi differenze di protezione. Mi spiego meglio:

  • Il solare con SPF 20 blocca il 95% dei raggi UV-B e ne lascia passare il 5% sulla pelle
  • Il solare con SPF 30 ne blocca il 97%  e ne lascia passare il 3% sulla pelle
  • Il solare con SPF 50 ne blocca il 98% e ne lascia passare il 2% sulla pelle
  • Il solrare con SPF 100 ne blocca … 98%!

Come vedi le differenze ci sono, ma sono minime. Quello che ti serve sapere non sono tanto queste % ma:

  • ogni quanto riapplicare il solare
  • quanto è realmente e concretamente resistente all’acqua. Non ha senso avere un SPF elevatissimo quando poi questo non ti rimane adeso alla pelle, ma viene sciolto in poco tempo dall’acqua (di mare, sudore ecc…). Non trovi? La scelta deve comprendere non solo la classe di protezione ma anche la resistenza reale e concreta all’acqua.
  • quanta crema solare ti spalmi ogni volta? un velo o una bella quantità?

La protezione dell’SPF è solo nei confronti degli UV-B, non UV-A. Per questi ultimi troverai il cerchietto con la scritta UV-A per indicare che i raggi UV-A sono filtrati per almeno 1/3 della capacità filtrante i raggi UV-B. Significa che se questi ultimi arrivano sulla pelle in quantità del 2%, quelli UV-A del 6%.

Se vuoi ascoltare la diretta inerente i raggi UV e la pelle, ascolta la diretta Raggi UV e Pelle direttamente dalla rubrica L’Angolo di Cosmetologia.

Buona esposizione e ricorda sempre che la pelle è molto “fotoimpressionabile” per cui una volta che l’hai strapazzata, macchiata, offesa con dosi eccessive di raggi UV, ti restituirà tutto dopo i 40 anni regalandoti macchie, invecchiamento precoce cutaneo e nei casi peggiori carcinomi cutanei.
Fondamentale è seguire la corretta skincare sia prima che dopo l’esposizione solare. Come?
Leggi il seguente articolo per approfondire la prevenzione “La pelle al sole

Fammi sapere cosa ne pensi di questo articolo, scrivi nei commenti che sarà bello leggere.



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Una risposta

  1. Il nome Berenice Scarabelli è sinonimo di garanzia, averti conosciuta ed averti come mentore è il top.
    What’s else?

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