lavoro
Il lavoro che sogni

“Nella vita non ottieni ciò che vuoi, ma ciò che continui ad immaginare di continuo.”

Una frase che forse può creare una certa sensazione di disagio a chi ancora non ha ottenuto ciò che desidera nel lavoro, nonostante il grande impegno. 

In effetti se ci pensi, molte persone dicono di voler essere, ad esempio, libere finanziariamente ma quante se lo immaginano di continuo? Ciò che sogni da bambino è così importante da dover essere ricordato, se si vuole vivere con consapevolezza e soddisfazione di ciò che si fa.

Siamo in una sorta di addomesticamento culturale che ci porta ad avere un po’ di “torpore mentale” o a considerare i sogni che facevamo da piccoli come tante fantasie inutili. Andiamo avanti facendo sempre le stesse cose, certi della nostra sicurezza. Ma è proprio questo che ci rende realizzati e felici?

A chi questa cosa sta stretta, invito ad andare avanti nella lettura di questo articolo. E quindi da dove si parte?

Si parte dai propri sogni

La prima cosa è fermarsi e chiedersi: 

  • Ho un sogno da realizzare? 
  • Un grande sogno che la maggior parte delle persone non ha più il coraggio di avere? 
  • Tale da farlo diventare la ragione della propria vita? 

Sono domande apparentemente “cervellotiche”, a cui la maggior parte delle persone preferisce non addentrarsi nel ricercare la risposta, perchè sotto sotto nascondono la paura di sognare in grande e il coraggio di assumersi la piena responsabilità per quello che si è fatto e che si farà d’ora in avanti.

Ma la vita ci è stata data proprio per realizzare sogni, o sbaglio?

C’è chi sceglie di “anestetizzarsi” con stimoli esterni e chi invece inizia a sgretolare questa sensazione dell’accontentarsi e di volere qualcosa di più sensato e che risuoni con la propria anima.

Se pensi di non avere il sogno, inizia a scoprirlo, a farlo emergere perché ce l’hai di sicuro. Forse sarà un po’ stratificato dalla polvere ma c’è. Come scriveva Goethe

“quello che sognavi da piccolo lo ottieni da adulto”

e quindi torna a quel periodo, un po’ magico, un po’ spensierato in cui sognare era libero da auto condizionamento e riprendi in mano i tuoi sogni. Cosa ti immaginavi di essere? Di fare?

lavoro sogni

Finché si rimane senza un sogno, inizia la preoccupazione del come. Come si fa? Non sono capace, non posso farlo, bla bla bla… il rumore della mente è pazzesco certe volte.

E così, in balia del rumore assordante della mente, c’è chi sta fermo, chi rinuncia e chi inizia a cercare il metodo giusto, a fare corsi su corsi per capire il perché non ce la fa. Ti scrivo questo perché ho vissuto tutto questo cammino di frustrazione in prima persona, sempre alla ricerca di un qualcosa che sembrava così lontano ma che invece è appiccicato a ciascuno di noi: cosa vuoi, cosa ti immagini, qual è il tuo sogno.

Il PERCHÈ è la nostra meta, il COME è la strada per arrivarci

Anni fa ho sentito una frase che mi sembrava molto utopica, apparentemente semplice ma di una potenza incredibile: “rendi grande il tuo PERCHE’ ed il COME arriverà”. 

L’ho tenuta con me per tanto tempo, poi quando le cose non hanno girato come volevo per un po’ l’ho messa nel dimenticaio (e quando i sogni vanno nel dimenticatoio, si vive con il pilota automatico… anzi si sopravvive). Certe chiamate, per fortuna, non se ne vanno ma rispuntano fuori un po’ all’improvviso, dai cassetti della memoria, un po’ come un pop-corn, ed è allora che ho ripreso in mano le domande. Ecco alcune domande guida:

“Qual è il mio perché? Perché faccio quello che faccio? Cosa mi continuo ad immaginare di continuo? Qual è il sogno che voglio realizzare? E che voglio proteggere dal giudizio della mia stessa mente? Di cosa sono stufa? Vuoi più soldi? E cosa vuoi fare con i soldi? Vuoi aiutare qualcuno? Se ottenessi quella cosa, quanto sarebbe importante? Vuoi essere riconosciuta? Stimata? Cosa significherebbe per te averla? E’ qualcosa che stai pensando ogni giorno di continuo senza aver bisogno di motivazioni esterne?…”

Immaginalo. Scrivilo. Descrivilo.

Fondamentale è mettere nero su bianco e scrivere tutto, perchè ti aiuta a fare più chiarezza e a vivere questo momento con più sacralità. Molte vuole ho visto persone che non hanno creduto nel potere della scrittura, della scrittura dei propri sogni e questo è autoboicottaggio che inizia proprio così.

Se sei arrivata fino a qui con la lettura, significa che anche per te è arrivato il momento vero per andare avanti vivendo quello che vuoi per davvero e senza rimpianti. Hai bisogno di un sogno, di qualcosa di più grande di 1200 euro al mese (perché quelli sai come ottenerli) ma soprattutto perché se la felicità è determinata da cosa facciamo, il senso di realizzazione è legato a perché lo facciamo.

Complimenti quindi per essere arrivata fino in fondo all’articolo, vedo che anche per te questo tema è importante. Se ancora sei alla ricerca di un lavoro sensato e creativo, per nulla banale, semplice ma non facile allora contattami e vediamo come creare una collaborazione ad hoc per entrambe.

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