Continua la mia rassegna sulla “rosa in cosmesi” con un prodotto sempre estratto dai petali di rosa, ma per questo non meno importante, ovvero l’idrolato di rosa o acqua distillata aromatica di rosa o acqua floreale di rosa.
Che cosa sono gli idrolati
Gli idrolati si ottengono come “sottoprodotto” della produzione degli oli essenziali, più precisamente della distillazione in corrente di vapore. In pratica l’acqua evaporando investe il vegetale e trascina con sè sia le molecole di piccole dimensioni idrosolubili (effetto chimico) che liposolubili (effetto meccanico).
Quando il vapore viene condensato, tutto ciò che è idrosolubile va a formare l’acqua distillata aromatica perché si è arricchita di estratti vegetali; mentre tutto ciò che è liposolubile va a formare l’olio essenziale. E’ da dire che, siccome le molecole odorose finiscono nell’o.e., in genere l’idrolato non ha grandi profumazioni. L’idrolato si differenzia dal decotto ed infuso perché è formato unicamente da molecole volatili idrosolubili, mentre gli altri due prodotti contengono tutte le sostanza idrosolubili. L’idrolato è fatto a partire da piante fresche, mentre i decotti ed infusi da piante essiccate che hanno già perso parte delle sostanze vegetali.
Come sono fatti gli idrolati?
Secondo la definizione francese i “falsi idrolati” sono:
- idrolati fatti con alcol
- idrolati prodotti solubilizzando un o.e. in acqua (come nella farmacopea americana)
- infusione di piante
- uso di fragranze sintetiche
Gli idrolati avendo una quantità di molecole organiche (alcoli terpenici, acidi carbossilici) molto bassa, sono un ambiente ideale per lo sviluppo microbico. Per questo motivo richiedono o date di scadenza molto brevi o l’aggiunta di un conservante alimentare. Quando acquistiamo un idrolato dobbiamo sempre verificare:
- se contiene conservanti (e quali) e come viene protetto dalle contaminazioni
- dov’è stato imbottigliato
- come viene immagazzinato
Usi dell’idrolato di rosa
Molto utile quando si deve agire con grande delicatezza su pelle perchè possiede proprietà:
- come tonico, dopo la detersione
- per rinfrescare
- antinfiammatorie: eczemi, psoriasi, acne, couperose, scottature…
- utile per spray e lavaggi nasali ed orali
- azione astringente (per controllare l’eccessiva fuoriuscita di sebo)
- azione antiage, attenua le piccole rughe
- decongestionante degli occhi
- possono essere abbinati alle argille per la preparazione di maschere viso, corpo e capelli perchè ne potenziano l’azione dell’argilla
- massaggiato sul cuoio capelluto, ha azione lenitiva
Una buona acqua floreale avrà come ingredienti in INCI: “aqua, rosa centifolia/damascena” il tutto accompagnato da una data di scadenza. Trovare altri ingredienti come conservanti poco affini alla pelle, alcol o propylene glycole fa subito pensare che di rosa ce ne sia veramente molto poca!
Consigli d’uso dell’idrolato di rosa
Si può utilizzare mattino e sera dopo la pulizia della pelle, come un tonico.
Meglio nebulizzarlo direttamente sulla pelle piuttosto che su cialdina di cotone.
Per cosa altro si può utilizzare la rosa in cosmesi?
Un suo estratto, derivato dai petali di rosa, il phenetyl alcohol, ha azione batteriostatica. Viene perciò impiegato come conservante nella cosmesi biologica ma che ha breve durata.
Più un conservante è delicato e meno dura il prodotto, ma questo è un bene visto che impiegare una cosmesi con pochi conservanti equivale a dire rispettare la flora microbica della pelle ed avere un prodotto che è quasi da considerare “fresco”.
Ecco perchè la mia scelta è andata sulla cosmesi fresca.
Il mio fresco consiglio
Vuoi sapere di più sulla rosa? Sfoglia gli articoli: