Sai qual è la verità che nessuno ti dice quando inizi nel network marketing? Che il tuo vero ostacolo non sono le persone che ti dicono “no”. Non sono gli amici scettici o i parenti che ti guardano storto.
Il tuo vero ostacolo sei tu.
Più precisamente, è quella vocina nella tua testa che ti sussurra dubbi, paure e “non sono abbastanza” ogni volta che stai per fare una chiamata, pubblicare un post o condividere la tua opportunità.
Le obiezioni interne sono il nemico più insidioso perché sono silenziose, costanti e incredibilmente persuasive. E a differenza delle obiezioni esterne che puoi affrontare con tecniche e script, quelle interne richiedono un lavoro più profondo.
Parliamone apertamente. Senza filtri.
Le 7 Obiezioni Interne Più Comuni (E Come Ti Sabotano)
1. “Non sono il tipo giusto per fare questo”
Questa è la regina delle obiezioni interne. Ti guardi intorno, vedi networker carismatici, estroversi, sempre sorridenti e pensi: “Io non sono così”.
Come si manifesta:
- Confronti costanti con gli altri del team
- Procrastini perché “non ti senti pronto”
- Eviti situazioni dove dovresti “metterti in mostra”
- Pensi che il successo sia per chi ha una personalità diversa dalla tua
La verità nascosta: Stai cercando la perfezione prima di iniziare. Ma la verità è che non esiste un “tipo” perfetto. Nel network ci sono introversi di successo, estroversi, analitici, creativi. Il successo non dipende da chi sei, ma da quanto sei autentico.
2. “Chi sono io per dare consigli/vendere/parlare di questo?”
La classica sindrome dell’impostore. Senti di non avere abbastanza esperienza, risultati, o credibilità per condividere la tua opportunità.
Come si manifesta:
- Aspetti di avere risultati “importanti” prima di parlarne
- Minimizzi i tuoi progressi (“Sì, ma ho guadagnato solo…”)
- Pensi che gli altri siano più qualificati di te
- Hai paura di sembrare presuntuoso
La verità nascosta: Non devi essere un esperto per condividere un’esperienza. Devi solo essere qualche passo avanti rispetto a chi stai aiutando. Se i prodotti ti hanno aiutato, se l’opportunità ti ha dato anche solo una speranza, hai qualcosa di valore da condividere.
3. “Se fallisco, cosa penseranno di me?”
La paura del giudizio è potentissima. Non tanto di chi non ti conosce, ma di chi conta: famiglia, amici, colleghi.
Come si manifesta:
- Nascondi la tua attività sui social
- Parli del tuo business solo con sconosciuti
- Eviti eventi pubblici della tua azienda
- Hai paura di “esporti troppo”
La verità nascosta: Stai dando agli altri un potere enorme sulla tua vita. Stai permettendo alla paura di un giudizio ipotetico di bloccare la tua crescita reale. E sai cosa? La maggior parte delle persone è troppo impegnata con la propria vita per giudicare la tua.
4. “Non voglio essere invadente/rompere le scatole”
Questa è subdola perché si maschera da rispetto per gli altri, ma in realtà è paura del rifiuto.
Come si manifesta:
- Aspetti che siano gli altri a chiederti informazioni
- Ti scusi quando parli del tuo business
- Aggiungi sempre “ma non ti preoccupare se non ti interessa”
- Non fai follow-up per “non disturbare”
La verità nascosta: Stai proiettando la tua paura sugli altri. Se tu percepisci il tuo business come un fastidio, lo comunicherai così. Ma se lo vedi come un servizio, un aiuto, un’opportunità, cambierà tutto il tuo approccio.
5. “Non sono abbastanza bravo/preparato/formato”
Il perfezionismo travestito da umiltà. Senti che ti manca sempre qualcosa prima di essere “pronto”.
Come si manifesta:
- Rileggi 10 volte un post prima di pubblicarlo (e poi non lo pubblichi)
- Partecipi a infinite formazioni ma non agisci
- Cerchi sempre “un altro corso” prima di iniziare
- Dici “quando avrò imparato meglio, allora…”
La verità nascosta: La preparazione infinita è procrastinazione mascherata. Non esiste il momento perfetto. Impari facendo, non studiando all’infinito. L’azione imperfetta batte sempre la perfezione immobile.
6. “E se poi non ce la faccio?”
La paura del fallimento che ti blocca prima ancora di provare.
Come si manifesta:
- Stabilisci obiettivi molto bassi “per sicurezza”
- Trovi scuse per non fare le attività chiave
- Saboti inconsciamente i tuoi risultati
- Ti fermi al primo ostacolo come conferma che “lo sapevi”
La verità nascosta: Il vero fallimento non è provare e non riuscire. È non provare affatto. Ogni “fallimento” nel network è in realtà una lezione che ti avvicina al successo. Ma se non provi, non hai nemmeno la possibilità di vincere.
7. “Forse questo non fa per me”
Il dubbio esistenziale che arriva dopo i primi “no”, le prime difficoltà, i primi confronti con chi va meglio di te.
Come si manifesta:
- Confronti i tuoi primi mesi con anni di esperienza altrui
- Ti demoralizzi facilmente
- Cerchi “scorciatoie” o cambi continuamente strategia
- Pensi di non avere ciò che serve
La verità nascosta: Stai confondendo le difficoltà normali dell’apprendimento con l’inadeguatezza personale. Ogni networker di successo ha attraversato questa fase. La differenza? Loro sono andati avanti nonostante il dubbio.
Da Dove Nascono le Tue Obiezioni Interne?
Le obiezioni interne non sono nate con il network marketing. Erano già lì, nascoste. Il network le ha solo portate a galla.
Le radici nell’infanzia
Molte delle tue obiezioni interne affondano le radici nell’infanzia:
- “Non disturbare gli altri” → Forse ti hanno insegnato che chiedere è sbagliato
- “Non vantarti” → Forse celebrare i tuoi successi era visto male
- “Non essere troppo ambizioso” → Forse sognare in grande era considerato irrealistico
Esperienze passate
Ogni fallimento precedente, ogni volta che hai provato e non ha funzionato, ha lasciato un segno. Il network risveglia quelle memorie e il tuo cervello, cercando di proteggerti, ti dice: “Meglio non rischiare di nuovo”.
Condizionamenti sociali
Viviamo in una società che ti dice:
- Lavora sodo per qualcun altro
- Non rischiare troppo
- La sicurezza è tutto
- Chi ha successo è “fortunato” o “diverso”
Il network marketing sfida tutti questi condizionamenti. E quando li sfidi, la tua mente resiste.
Come Riconoscere Quando Ti Stai Autosabotando
Spesso, le obiezioni interne non sono altro che un meccanismo di autosabotaggio, guidato dal timore di fallire o, inconsciamente, dalla paura del successo stesso. Secondo la psicologia, l’autosabotaggio è un tentativo di proteggerci da aspettative irrealistiche o stress, impedendoci di raggiungere gli obiettivi desiderati (link)
L’autosabotaggio è subdolo perché ha facce “ragionevoli”. Ecco i segnali:
Procrastinazione produttiva: Sei sempre impegnato con attività “correlate” al business ma mai con quelle che contano davvero. Riorganizzi il tuo ufficio, aggiorni il tuo piano marketing, rifai i tuoi materiali… ma non contatti nessuno.
Perfezionismo paralizzante: Il tuo post non è mai abbastanza buono, il tuo video non è mai perfetto, il tuo messaggio non è mai giusto. Quindi non pubblichi, non registri, non invii.
Drama ricorrente: C’è sempre una “crisi” che ti impedisce di lavorare al business. Problemi di salute minori diventano enormi, piccoli imprevisti diventano tragedie.
Autosabotaggio attivo: Dimentichi appuntamenti importanti, non ti prepari per le presentazioni, arrivi in ritardo agli eventi del team.
Vittimismo: È sempre colpa di qualcos’altro: il mercato, l’azienda, il tuo sponsor, la tua situazione. Non prendi mai responsabilità.
Il Dialogo Interiore: Il Campo di Battaglia Invisibile
Ogni giorno nella tua testa si svolge una battaglia. Da una parte c’è il te che vuole crescere, dall’altra il te che vuole restare al sicuro.
Il Critico Interiore
È quella voce che dice:
- “Non sei abbastanza”
- “Stai per fare una figura di merda”
- “Chi ti credi di essere?”
- “Tanto non funzionerà”
Questa voce non è cattiva. Sta cercando di proteggerti. Il problema è che usa strategie da età della pietra per problemi moderni.
Il Sabotatore Sottile
Questo è più pericoloso del critico perché si maschera da logica:
- “Oggi è meglio che riposi, domani lavorerai meglio”
- “Aspetta il momento perfetto”
- “Non è il caso di insistere”
- “Forse dovresti prima…”
Sembra ragionevole, ma è sabotaggio puro.
Tecniche Pratiche per Superare le Obiezioni Interne
1. Il Journaling dell’Onestà Brutale
Prendi un quaderno. Ogni giorno, per una settimana, scrivi:
- Quali obiezioni interne ho sentito oggi?
- Cosa mi hanno impedito di fare?
- Da dove credo che vengano?
- Sono vere o sono paure?
Esempio: “Oggi non ho chiamato Maria perché ho pensato ‘disturbo’. In realtà ho paura che mi dica di no e che poi sia imbarazzante quando ci vediamo. Questa paura viene da quando alle medie ho invitato Luca alla mia festa e lui ha riso di me.”
Scrivere porta alla luce ciò che è nascosto. E ciò che è alla luce può essere affrontato.
2. Il Metodo “Feel-Felt-Found” con Te Stesso
Sì, puoi usare questa tecnica anche con le tue obiezioni interne!
Feel: “Capisco che ho paura di sembrare invadente” Felt: “Altre persone nel mio team hanno avuto la stessa paura all’inizio” Found: “Ho scoperto che quando condivido con autenticità, le persone apprezzano, non si sentono disturbate”
Diventa il tuo migliore coach. Parla a te stesso come parleresti a un amico che ami.
3. Le Affermazioni Potenziate
Non le classiche affermazioni che ripeti meccanicamente. Quelle potenziate:
Invece di: “Sono un grande networker” Prova: “Sto diventando ogni giorno più sicuro nel condividere la mia opportunità”
Invece di: “Non ho paura” Prova: “Riconosco la mia paura e scelgo di agire comunque”
La differenza? Sono credibili. Il tuo cervello non accetta bugie evidenti, ma accetta progressi realistici.
4. L’Esercizio dei 5 Perché
Quando un’obiezione interna ti blocca, chiediti “perché?” cinque volte:
“Perché non voglio chiamare quel potenziale cliente?” → “Perché ho paura che dica di no”
“Perché ho paura che dica di no?” → “Perché penserei di aver fallito”
“Perché penserei di aver fallito?” → “Perché non sono abbastanza bravo”
“Perché penso di non essere abbastanza bravo?” → “Perché mi confronto con chi è nel business da anni”
“Perché mi confronto con chi è nel business da anni?” → “Perché non valorizzo il mio percorso e i miei progressi”
Boom. Sei arrivato alla radice.
5. Il Reframing delle Obiezioni
Trasforma ogni obiezione in una domanda:
Da: “Non sono il tipo giusto” A: “Quale versione autentica di me può avere successo in questo business?”
Da: “Non voglio disturbare” A: “Come posso condividere in modo che sia un servizio, non un disturbo?”
Da: “Non sono preparato” A: “Qual è il prossimo piccolo passo che posso fare per crescere?”
Le domande aprono possibilità. Le affermazioni negative le chiudono.
6. L’Azione Imperfetta
Questa è la più potente: agisci prima di sentirti pronto.
Pubblici quel post anche se non è perfetto. Fai quella chiamata anche se sei nervoso. Vai a quell’evento anche se ti senti inadeguato.
Perché sai cosa succede? Il tuo cervello riceve il messaggio: “Ah, ho sopravvissuto. Non era così terribile”. E la prossima volta sarà più facile.
Il Potere delle Micro-Vittorie
Non sottovalutare i piccoli passi. Ogni volta che superi un’obiezione interna, anche piccola, stai riprogrammando il tuo cervello.
Celebra tutto:
- Hai pubblicato un post sul tuo business? Vittoria.
- Hai fatto una chiamata anche se eri nervoso? Vittoria.
- Hai condiviso la tua storia anche se non era perfetta? Vittoria.
Le micro-vittorie si accumulano. E piano piano costruiscono una nuova identità: quella di qualcuno che agisce nonostante la paura.
Il Ruolo dell’Ambiente e del Team
Le tue obiezioni interne si nutrono di isolamento. Prosperano quando sei solo con i tuoi pensieri.
Cosa fare:
- Condividi le tue paure con il tuo sponsor o team
- Trova un accountability partner
- Partecipa agli eventi anche quando non ne hai voglia
- Chiedi supporto quando ne hai bisogno
Non è debolezza. È intelligenza. I networker di successo non sono quelli senza paure. Sono quelli che hanno imparato a non affrontarle da soli.
Quando l’Obiezione Ha Ragione
A volte, raramente, l’obiezione interna ha davvero ragione. Come distinguere?
È sabotaggio se:
- La paura è vaga e generica
- Ti blocca completamente
- È basata su supposizioni, non fatti
- Appare sempre quando stai per crescere
È saggezza se:
- La preoccupazione è specifica e concreta
- Ti suggerisce una pausa per riflettere, non fermarti per sempre
- È basata su dati reali
- Ti spinge a migliorare, non a mollare
Impara a distinguere la voce della paura da quella dell’intuizione.
Il Viaggio Continua
Superare le obiezioni interne non è un traguardo che raggiungi una volta per tutte. È un percorso continuo.
Ci saranno giorni in cui ti sentirai invincibile. E giorni in cui torneranno tutti i dubbi. È normale. È umano.
La differenza tra chi ce la fa e chi molla non sta nell’assenza di obiezioni interne. Sta nella capacità di riconoscerle, affrontarle e agire comunque.
Il Tuo Prossimo Passo
Oggi, adesso, fai questo esercizio:
- Scrivi la tua obiezione interna più forte
- Chiediti: “Questa obiezione mi sta proteggendo o mi sta limitando?”
- Identifica UNA piccola azione che puoi fare oggi nonostante questa obiezione
- Falla. Prima di pensarci troppo. Prima che la paura ti blocchi.
Può essere un messaggio, una chiamata, un post. Non importa quanto piccola sia l’azione. Importa che tu l’abbia fatta nonostante la voce nella tua testa ti dicesse di non farla.
In Conclusione
Le obiezioni interne sono il tuo campo di battaglia più importante. Vinci qui, e tutto il resto diventa più facile.
Non si tratta di eliminare le paure. Si tratta di diventare qualcuno che sa danzare con esse. Qualcuno che le riconosce, le ringrazia per aver cercato di proteggerlo, e poi fa quello che deve fare comunque.
Perché sai cosa? Il tuo sogno è più grande della tua paura. Il tuo potenziale è più forte del tuo dubbio. E tu sei molto più capace di quanto la tua obiezione interna ti voglia far credere.
Ora vai. Fai quella cosa che stai rimandando. Quella che ti spaventa. Quella che continui a dire “domani”.
Questo momento, proprio adesso, è il tuo domani.
P.S. Se vuoi sapere come gestire le obiezioni che vengono dall’esterno (quelle degli altri), leggi questo articolo. Ma ricorda: prima risolvi quelle interne, più facile sarà gestire quelle esterne.


