Si sente parlare molto della zona di comfort come l’ambito in cui ognuno di noi si sente a proprio agio come ad esempio nei:
- modi di pensare: ” ho sempre fatto così”, “perché dovrei?”
- comportamenti: ti piace occupare sempre lo stesso armadietto in palestra o parcheggiare al solito posto
- luoghi
- attività
- persone che frequenti
Ma cosa significa uscire dalla zona di comfort?
Uscire dalla propria zona di comfort significa provare delle emozioni ed in particolare la prima sensazione che si prova è proprio quella di un fastidioso disagio. Istintivamente la paura ed il disagio spingerebbero ad abbandonare quella data situazione e a ritornare alle vecchie abitudini e sicurezze, supportate attivamente dal proprio cervello che cerca sempre di attuare tutta una serie di pensieri fondati su “meglio infelice ma sicuro” per proteggerci dall’ignoto.
Ma quando si prende il coraggio di muoversi senza fare dietro front? E quindi di uscire dalla propria zona di comfort?
Per la mia esperienza ti posso dire intanto quando si arriva alla condizione di essere “stufi di essere stufi” che significa che dentro di sé si è venuta a creare quella massa critica tale da far sentire che non si può più aspettare, che dentro di sé sta nascendo sempre più forte e prepotente un desiderio di vivere e fare le cose che fanno star bene se stessi e non per accontentare gli altri.
E poi quando subentrerà la chiarezza di che persona vuoi essere, allora anche tu diventerai inarrestabile. Il velo è caduto e la visione limpida delle cose è ai tuoi occhi.
Semplice?
No, assolutamente. Ma ne vale davvero la pena. L’importante è resistere quel tanto che basta da far sparire la sensazione di fastidio e paura e da rendere il tutto più accettabile. Troppe persone rinunciano troppo presto, addirittura pochi attimi prima che le cose diventino alla loro portata.
Ecco cosa ho fatto io fuori dalla mia zona di comfort:
- Ho pubblicato un libro (titolo Se la pelle parlasse) che sta avendo un bel successo, contrariamente a quanto era la mia convinzione vissuta a scuola … “tanto non sono brava a fare i temi d’italiano”. Questo mi ha portato a scrivere un secondo libro, un manuale tecnico di cosmetologia (titolo Cosmesi Ecologica) che propongo ai professionisti del settore. Non ultimo ho fatto tradurre il mio primo libro in inglese, che per me non è una lingua che parlo fluidamente.
- Ho scelto di collaborare con un’azienda di network marketing, in primis perché sentivo che era arrivato il momento di non cedere più ai ricatti tipici da contratto di lavoro precario, desideravo ardentemente costruirmi la mia via di fuga e così mi sono messa a lavorare sodo per poterci arrivare. Mi piace molto perché porto avanti i miei valori e collaboro con persone che sono in linea con il mio progetto di lasciare un’impronta verde in questo pianeta.
- Seguo continuamente percorsi di crescita personale perché la prima vera ricchezza è investire su se stessi e ri-scoprirsi quali essere incredibili.
- Ho aperto la mia rubrica Donne in Cambiamento in cui mensimlente intervisto donne che hanno fatto dei cambiamenti importanti e che possono essere d’ispirazione anche ad altre donne. mai avrei immaginato, vista la mia timidezza, di poter intervistare tante splendide persone.
E tu scrivi qui sotto una cosa che hai fatto fuori dalla tua comfort zone.