Le creme solari sostenibili corrette devono:
- Garantire la protezione della pelle al sole
- Non nuocere alla pelle e all’ambiente
Semplice, vero? Ma cosa significano in realtà queste due cose?
Garantire la protezione della pelle significa che la crema solare deve evitare le scottature per un tempo calcolato moltiplicando il valore dell’ SPF per i minuti che si sta esposti senza sviluppare eritema. Per le persone di razza caucasica tale valore è di 10-15′. Per un approfondimento sul valore del filtro solare, rimando alla lettura del seguente articolo “SPF di un solare”.
Non nuocere alla pelle può sembrare una cosa ovvia e banale, dal momento che il Regolamento Europeo 1223/2009 garantisce la sicurezza dei cosmetici ai consumatori.
Ma spesso gli effetti nel lungo tempo si rivelano sempre dopo. E parlando di filtri solari chimici, l’impatto che hanno sulla pelle è proprio quello di comportarsi come dei disturbatori endocrini ormonali nel tempo. Significa che a livello di cute vengono assorbite sostanze che poi andranno ad interferire con il quadro ormonale del bambino o dell’adolescente. Ti consiglio di leggere il seguente articolo che tratta di disturbatori endocrini nei cosmetici. Già le future mamme devono stare molto attente ad usare cosmetici che non abbiamo questi interferenti perché una piccola parte di questi viene assorbita.
A questo problema si aggiunge il fatto che i filtri solari chimici contribuiscono allo sbiancamento dei coralli, assieme all’innalzamento della temperatura e all’inquinamento.
La morte dei coralli è definita una “morte silenziosa” che avviene sotto i nostro occhi. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Archives of Environmental Contamination and Toxicology del 2015 erano stati dimostrati gli effetti di ossibenzone e octinoxate sull’ambiente marino:
- morte dei coralli nascenti fino al loro sbiancamento
- la femminilizzazione di alcuni pesci, con tutte le conseguenze del caso sulla loro riproduzione. A soffrirne di più, secondo la ricerca, sarebbero i cavallucci marini e i pesci pappagallo.
Ma ha senso tutto ciò? Cosa possiamo fare?
«Se in qualunque parte della Terra dovesse bruciare una superficie così estesa di foresta, ci saremmo già mobilitati da tempo per domare l’incendio e salvare il salvabile.»
Seguiamo l’esempio delle Hawai che dal 2020 proibiranno i filtri solari più dannosi.
Quindi presta attenzione alla scelta dei filtri solari!
Filtri solari fisici:
- zinc oxide
- titanium dioxide
Filtri solari dannosi:
- titanium dioxide (nano)
- benzofenoni (oxybenzone)
- PABA
- derivati della cannella (-cinnamate)
- derivati della canfora (-camphor)
Bene ora che hai capito quanto può essere importante scegliere consapevolmente delle creme solari sostenibili, ti auguro una esposizione e buona vitamina D3. E se non sai ancora che prodotto solare scegliere, ti consiglio il prodotto solare dell’azienda Ringana che ho scelto e che ti propongo proprio perché già 23 anni fa non ha accettato compromessi e ha sempre voluto produrre prodotti con molto rispetto per l’ambiente.
Insieme possiamo fare la differenza!
Il mio fresco consiglio
FRESH sunscreen
Balsamo protezione solare
Protegge e si prende cura della cute durante l’esposizione solare. La formula resistente all’acqua e priva di nanoparticelle con SPF 20 punta su un filtro di protezione solare minerale naturale. Grazie all’innovativa formula la crema si spalma facilmente. Il risultato: un’abbronzatura uniforme e una protezione a 360° contro l’invecchiamento cutaneo causato dal sole. Perfetto per tutti coloro che in generale non vogliono i filtri UV sintetici.
FRESH sunscreen face
Protezione solare media SPF 15 per il viso
Fornisce un’affidabile protezione ad ampio spettro contro i raggi UV, la luce blu e gli infrarossi. L’emulsione dal colore naturale consente una pratica applicazione e lascia una gradevole sensazione sulla cute trattata che risulta opaca.