Berenice Scarabelli

Berenice Scarabelli

Bellezza Sostenibile

EDTA nei cosmetici
EDTA nei cosmetici

EDTA nei cosmetici?

L’ attenzione e la sensibilità alla cosmesi pulita e sostenibile porta a chiedersi se ciò che si usa avrà o meno un impatto non solo sulla pelle ma anche sull’ambiente.

E’ bene precisare che i cosmetici che circolano in UE sono tutti sicuri per il consumatore, perché regolamentati dal Regolamento Europeo 1223/2009.

Poco si dice, però, circa il loro impatto nell’ambiente dovuto non tanto all’impiego immediato di un pò di crema sulla pelle, quanto all’impiego nel lungo tempo di più cosmetici scelti con poca attenzione a questo riguardo.

E parlando di cosmesi “green”, è importante capire perché l’ingrediente EDTA usato nei cosmetici è considerato poco ecologico per la salute del mare.

EDTA: che cos’è e a cosa serve

Chimicamente è l’acido etilendiamminotetraacetico …. EDTA per gli amici!

Si tratta di una molecola in grado di legare i metalli pesanti e di bloccarli all’interno di un complesso idrosolubile per diminuire la loro tossicità e reattività nell’ambiente.

Viene usato in diversi ambiti, tra cui anche quello cosmetico.

Per chi non sa cosa sono i metalli pesanti, posso dire che sono elementi chimici con densità elevata e relativamente tossici già a basse concentrazioni. Ne sono un esempio: cadmio, mercurio, piombo, cromo, arsenico. Se entrano nel corpo, tendono a depositarsi per svariati anni negli organi vitali e a creare disfunzioni importanti all’organo stesso.

Perchè viene usato in cosmesi?

In cosmesi l’EDTA è considerato un eccipiente che lega e sequestra diversi elementi chimici al fine di migliorare la durata e funzione del cosmetico.

In particolare:

  • sequestra il Ferro e Rame per evitare che la fase grassa del cosmetico si ossidi facilmente ed irrancidisca
  • sequestra il Calcio e Magnesio quali sali presenti nelle acque dure per consentire una funzione lavante migliore ai detergenti.

In pratica questo ingrediente aumenta la durata del cosmetico ed è quindi un conservante a tutti gli effetti.

Perchè l’EDTA non è considerato un ingrediente “green”?

E’ bene dire che l’EDTA non rappresenta un pericolo per la salute e neppure per la pelle, ma rappresenta un pericolo per l’ambiente.

Non essendo biodegradabile, arriva e permane nell’ambiente marino dove ha la possibilità di smobilitare e portare in soluzione metalli pesanti dai fondali marini (mercurio, piombo ad esempio) e di renderli biodisponibili per i pesci. Ciò si traduce in un’intossicazione della fauna marina e un ingresso di tali metalli nella catena alimentare.

Gli studi sono un pò controversi, c’è chi dice che l’EDTA rappresenti un disastro ambientale e c’è chi minimizza la cosa. Il punto rimane sempre vedere sé stessi in un contesto sano e se questo può andare a creare danni all’ambiente marino, perché alimentarlo? Nel dubbio evitiamolo.

Il rispetto di se stessi passa attraverso il rispetto dell’ambiente e del mare.

Ci sono alternative all’impiego dell’EDTA nei cosmetici?

L’impiego dell’EDTA nei cosmetici rimane un fattore economico, costa poco. Fine della storia.

Ovviamente è possibile farne a meno, ma questo dipenderà sicuramente dalla scelta aziendale di cambiare certi modi di produrre i cosmetici, come ad esempio:

  • Scelta delle materie prime e della formulazione del cosmetico: deve essere diretta alla qualità.
  • Diminuire la durata di conservazione del cosmetico: è la cosa più logica da fare perché significa meno conservanti di ogni sorta che arrivano sulla pelle e nel mare
  • Scegliere una buona, anzi ottima qualità dell’acqua che è l’ingrediente principale del cosmetico
  • Impiegare antiossidanti lipofili per contrastare l’ossidazione dei grassi, sia del cosmetico che del nostro film idro-lipidico
  • Impiegare tensioattivi diversi dai soliti SLS e SLES, per esempio non ionici
  • impiego di acido citrico, la cui efficacia però non è pari a quella dell’EDTA

Questi sono solo alcuni esempi, tra le mille possibilità, di poter lavorare in modo più sostenibile per l’ambiente.

La scelta non sta solo nell’azienda ma anche nei consumatori che scelgono di sostenere una visione veramente più pulita del proprio mondo. Hai tu il potere di scelta.

A questo proposito clicca qui per vedere l’azienda con la quale ho scelto di collaborare tanti anni fa proprio perché allineata, senza compromessi, a questa visione di sostenibilità.

Ma se si può usare vuol dire che male non fa

Ci sono diversi ingredienti cosmetici che, anche se ammessi dal Regolamento Europeo 1223/2009, non rappresentano una scelta “ecologica”, nel senso di “pulita e rispettosa” per la pelle e per l’ambiente. Può sembrare un discorso un pò estremo ma quando parliamo di benessere a cosa diamo attenzione? Solo a quello della pelle o anche all’ambiente in cui viviamo?

Poiché vi è uno stretto legame tra ciò che mettiamo sulla pelle e ciò che finisce in mare, quando si acquista un prodotto cosmetico inizia a porti la seguente domanda:

“è bene solo per me o anche per il mare?”

Ricorda che pensare a “male non fa” non equivale a dire che “fa bene”.

Sempre più aziende stanno virando verso un mercato più green e poco importa se il motivo è solo economico o anche etico. Importante è avere la scelta e la consapevolezza di poter cambiare le cose.

La peggiore frase che ammazza la creatività è proprio “si è sempre fatto così”.

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