Si sente parlare molto della zona di comfort come l’ambito in cui ognuno di noi si sente a proprio agio. È quel posto sicuro e familiare dove tutto è prevedibile, dove non ci sono sorprese e dove, apparentemente, non corriamo rischi.
Riconosci la tua zona di comfort?
Probabilmente la ritrovi nei:
- Modi di pensare: “ho sempre fatto così”, “perché dovrei cambiare?”
- Comportamenti ripetitivi: occupi sempre lo stesso armadietto in palestra o parcheggi al solito posto
- Luoghi familiari: frequenti sempre gli stessi posti
- Attività routinarie: fai sempre le stesse cose
- Persone: la stessa cerchia sociale da anni
Tutto questo ti fa sentire al sicuro. Ma ti fa anche sentire vivo?
Fermati un attimo e chiediti: in quali ambiti della tua vita stai ripetendo gli stessi schemi da troppo tempo?
Cosa significa davvero uscire dalla zona di comfort?
Uscire dalla propria zona di comfort significa provare emozioni intense. E la prima sensazione che si prova è proprio quella di un fastidioso disagio.
Istintivamente la paura e il disagio spingerebbero ad abbandonare quella data situazione e a ritornare alle vecchie abitudini e sicurezze, supportate attivamente dal proprio cervello che cerca sempre di attuare tutta una serie di pensieri fondati su “meglio infelice ma sicuro” per proteggerci dall’ignoto.
Il nostro cervello è programmato per la sopravvivenza, non per la felicità.
Riconosci questa voce nella tua testa?
“È troppo rischioso”, “Non è il momento giusto”, “E se fallisco?”, “Alla mia età…”, “Non sono abbastanza preparato/a”…
Queste sono le frasi che il cervello usa per tenerti al sicuro. Ma al sicuro da cosa? Spesso solo dalla possibilità di crescere.
Quando trovi il coraggio di non fare dietro front?
Il momento arriva quando raggiungi quella condizione di essere “stufo di essere stufo”.
Significa che dentro di te si è venuta a creare quella massa critica tale da far sentire che non puoi più aspettare. Dentro di te sta nascendo sempre più forte e prepotente un desiderio di vivere e fare le cose che fanno star bene te stesso, non per accontentare gli altri.
Chiediti: c’è qualcosa nella tua vita che ti fa sentire “stufo di essere stufo”? Quella è la tua porta verso il cambiamento.
E poi, quando subentrerà la chiarezza di che persona vuoi essere, allora anche tu diventerai inarrestabile. Il velo è caduto e la visione limpida delle cose è davanti ai tuoi occhi.
È semplice?
No, assolutamente.
Ma ne vale davvero la pena.
L’importante è resistere quel tanto che basta da far sparire la sensazione di fastidio e paura, e da rendere il tutto più accettabile. Troppe persone rinunciano troppo presto, addirittura pochi attimi prima che le cose diventino alla loro portata.
Cosa succede quando scegli di osare?
Voglio condividere con te alcuni passi concreti che ho fatto, non per vantarmi, ma perché in ognuno di questi troverai forse un riflesso delle tue paure e dei tuoi desideri nascosti.
Quando la convinzione “non sono capace” crolla
Per anni ho pensato “non sono brava a scrivere”. A scuola i temi d’italiano erano il mio incubo. Eppure ho pubblicato un libro (“Se la pelle parlasse”) che ha avuto un bel successo. Poi un secondo, un manuale tecnico (“Cosmesi Ecologica”). Poi ho fatto tradurre il primo in inglese, lingua che non parlo fluidamente.
La domanda per te è: quale convinzione limitante stai portando avanti da anni senza metterla in discussione? “Non sono creativo/a”, “Non sono portato/a per…”, “Non ho tempo per…”
E se fosse solo una storia che ti racconti?
Quando scegli la libertà invece della sicurezza
Ho scelto di collaborare con un’azienda di network marketing. Perché? Perché ero stanca dei ricatti tipici da contratto di lavoro precario. Volevo costruirmi la mia via di fuga e così mi sono messa a lavorare sodo per poterci arrivare.
Non è stata una scelta facile. Il network marketing ha ancora molti pregiudizi. Ma ho scelto di ascoltare i miei valori invece che le opinioni altrui.
Rifletti: c’è una scelta professionale o di vita che rimanedi da tempo perché hai paura del giudizio degli altri? Cosa succederebbe se mettessi i tuoi bisogni al primo posto?
Quando decidi che non è mai troppo tardi
A 50 anni ho studiato e frequentato la scuola triennale di naturopatia. Tre anni di studio intenso, esami, nuove materie, compagni di corso molto più giovani di me.
Avrei potuto pensare “sono troppo vecchia”, “non ce la farò”, “cosa penseranno gli altri”. Invece quella scelta ha arricchito la mia vita e la mia professione in modo inimmaginabile.
La tua età è una scusa o una motivazione? C’è qualcosa che hai sempre voluto studiare o imparare ma pensi di essere “troppo vecchio/a” per iniziare?
Ricorda: il tempo passerà comunque. Fra tre anni avrai tre anni in più sia che tu inizi quel corso, sia che tu non lo faccia. La differenza è cosa avrai imparato nel frattempo.
Quando la timidezza non è più un limite
Ho aperto la rubrica “Donne in Cambiamento” in cui per un anno intero ho intervistato 12 donne che hanno fatto cambiamenti importanti.
Io, timida come sono sempre stata, davanti a una videocamera, a intervistare persone. Mai avrei immaginato di poterlo fare.
E tu? Qual è quella cosa che dici “non fa per me” solo perché hai paura di provare? Parlare in pubblico? Aprire un blog? Condividere le tue creazioni?
La timidezza non è un destino, è solo un punto di partenza.
I 5 passi pratici per uscire dalla tua zona di comfort
Basandomi sulla mia esperienza e su ciò che ho visto funzionare, ecco cosa ti consiglio:
1. Inizia dal disagio minimo
Non devi scalare l’Everest domani. Inizia con piccole cose: prendi un caffè da solo in un posto nuovo, parla con uno sconosciuto, cambia strada per andare al lavoro. Allena il muscolo del cambiamento.
2. Scrivi cosa ti spaventa davvero
Spesso la paura è vaga. Quando la metti nero su bianco diventa gestibile. “Ho paura di fallire” diventa “Ho paura che mia madre mi giudichi se cambio lavoro”. Ora puoi lavorarci.
3. Circondati di persone che crescono
L’ambiente influenza più di quanto pensi. Se tutti intorno a te dicono “si è sempre fatto così”, sarà difficile cambiare. Cerca persone che stanno già facendo quello che tu vuoi fare.
4. Celebra ogni piccola vittoria
Hai fatto quella telefonata che rimandavi da settimane? Festeggia! Hai detto di no a qualcosa che non volevi fare? Celebra! Ogni passo fuori dalla comfort zone merita riconoscimento.
5. Tieni un “diario del coraggio”
Annota ogni volta che fai qualcosa che ti spaventa. Nei momenti difficili, rileggilo. Ti ricorderà che sei più forte di quanto pensi.
La verità che nessuno ti dice
La zona di comfort è un posto meraviglioso, ma non ci cresce nulla.
E sai qual è il paradosso? Più rimani nella tua zona di comfort, più questa si restringe. Le tue paure aumentano, il mondo esterno sembra sempre più minaccioso, le tue capacità si atrofizzano.
Ma quando inizi ad uscirne, succede l’opposto: la tua zona di comfort si espande. Ciò che ieri ti spaventava, domani sarà normale. E sarai pronto per la sfida successiva.
La domanda non è “se” uscire dalla zona di comfort, ma “quando”.
E il momento migliore è sempre adesso.
E tu?
Scrivimi qui sotto:
- Una cosa che hai fatto fuori dalla tua comfort zone (per ispirare altri!)
- Oppure cosa vorresti fare ma ancora non hai il coraggio
A volte condividere un desiderio è il primo passo per realizzarlo. E leggere le storie di altri ci fa sentire meno soli nel nostro percorso.
Ricorda: la vita inizia dove finisce la tua zona di comfort.
P.S. Se questo articolo ti ha dato quello spintone di cui avevi bisogno, condividilo con qualcuno che sta rimandando un cambiamento importante. Potrebbe essere esattamente ciò di cui ha bisogno oggi. 💚


