Gli integratori alimentari fanno bene o sono “aria fritta”?
Se hai risposto che fanno bene, sicuramente sei attento al discorso e sei orientato verso gli integratori alimentari migliori.
Se invece hai risposto “aria fritta” continua a leggere l’articolo.
Perchè assumere integratori?
L’integratore serve per integrare ed apportare al corpo le sostanze che purtroppo con l’alimentazione non sempre si riesce a fornire, vuoi per
- la poca varietà con cui consumiamo certi vegetali
- il poco tempo che dedichiamo in cucina
- agricoltura moderna, intensiva che non aiuta a trovare in commercio vegetali ricchi in principi nutritivi
- consumo di vegetali raccolti non al punto di maturazione o fuori stagione
Integrare o compensare l’alimentazione?
Questo molto spesso porta non tanto a carenze di principi nutritivi importanti, quanto a carenze di micronutrienti presenti necessari al buon funzionamento del nostro organismo.
L’effetto non sarà quindi quello di una malattia da carenza, come lo è il rachitismo, scorbuto, pellagra o beri beri, ma di scompensi fisiologici legati a carenze di micronutrienti.
Vista così l’integrazione diventa compensativa, vale a dire mirata a ripristinare i principi nutritivi secondari di cui spesso il cibo stesso ne possiede pochi.
Integratori: funzionano tutti?
Per funzionare correttamente si deve vedere non solo se è presente ma in che forma biochimica lo si trova. Questo è ciò che differenzia un integratore alimentare migliore da uno qualunque.
Ricorda che non tutto quello che mangi lo assimili… a maggior ragione vale per un integratore che, mancando di tutta la struttura alimentare, di per sé fa più fatica ad essere assimilato.
Facciamo qualche esempio:
1° dritta: Integratore a base di curcuma
- la curcuma, se assunta tale e quale, purtroppo non viene assorbita dal corpo perché il fegato la disattiva subito. Perciò bere infusi o estratti con la radice di curcuma non porta al beneficio sperato. L’effetto è praticamente nullo.
- curcuma attivata (curcuma + pepe nero) è assimilata un pò di più rispetto a prima, circa il 30%.
- la curcumina in forma fitosomiale (principio attivo della curcuma di maggior interesse) non viene metabolizzata dal fegato ma è direttamente assimilata a livello intestinale. Migliore soluzione.
2° dritta: Integratore a base di calcio
Il calcio è importante non solo per le ossa ma anche per le numerose reazioni biochimiche in cui è coinvolto.
- Un integratore a base di solo calcio viene espulso con le urine, troppo lavoro per i reni
- il calcio per essere assimilato deve trovarsi assieme alla vitamina D3 e alla vitamina K2, altrimenti rischia di andare dove non serve
- il calcio sotto forma di alga calcarea Lithothamnium calcareum è più assimilabile rispetto ad altre forme chimiche
Quindi per preservare il tuo contenuto di calcio, non ricorrere alle acque ricche di calcio ma segui 3 cose:
- pratica dello sport
- mangia sesamo
- prediligi un’alimentazione alcalinizzante
3° dritta: Integratori alcalinizzanti
Servono per alcalinizzare velocemente il corpo e fondamentalmente si distinguono in quelli a base di bicarbonati e quelli a base di citrati.
- il bicarbonato, anche se si leggono in rete numerosi articoli in merito, non è sicuramente il metodo più efficace. Forse è solo apparentemente più economico, ma non efficace perché lavora in modo superficiale e non profondo. Stesso discorso vale se assumi integratori alcalinizzanti a base di carbonati e bicarbonati. Hanno scarsa digeribilità e biodisponibilità per cui la loro assimilazione dipende molto dalla secrezione gastrica individuale. A livello di stomaco, incontrando un ambiente acido, sono prontamente neutralizzati e quindi non assimilati come si vorrebbe.
- i citrati, di calcio e magnesio, sono decisamente le sostanze più efficaci per alcalinizzare perché sono più digeribili e biodisponibili, tanto che funzionano già con metà dose rispetto al carbonato di calcio. Possono essere assunti tranquillamente anche da chi prende antiacidi perché il loro assorbimento non dipende dall’acidità dello stomaco. Il citrato di calcio apporta calcio che viene assimilato da chi ha un ridotto assorbimento intestinale ed è un inibitore della formazione dei calcoli renali.
- Il calcio apportato e assimilato da 2000 mg di carbonato di calcio è lo stesso apportato da 500mg di citrato di calcio e questo comporta non sovraccaricare l’organismo e non sprecare prodotto.
- I citrati sono presenti sia nel limone che nella verdura! Per cui non limitarti a bere il succo di limone con acqua la mattina, ma rendi il tuo piano alimentare sempre “più verde“, sempre più alcalino.
- Quando non ce la fai, aiutati con integratori alcalinizzanti a base di citrati perchè non devi rinunciare a mantenere l’equilibrio acido-basico corretto.
Come vedi non basta che ci sia scritto cosa c’è dentro, chiediti sempre se quello che stai assumendo è tollerabile dal corpo, biodisponibile ed assimilabile!