Berenice Scarabelli

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Bellezza Sostenibile

calcio nelle ossa
Calcio per le ossa: vitamina D, vitamina K

“Prendi il calcio per le ossa” è un’affermazione comunissima nota a tutti da quando siamo piccoli. Il calcio certamente fa bene alle ossa, ma solo se è adeguatamente assorbito e indirizzato nelle parti giuste del corpo. Non è sufficiente introdurre calcio con la pretesa che in automatico le ossa ne possano beneficiare, perché le reazioni metaboliche che coinvolgono questo elemento chimico per una cosa piuttosto che per un’altra sono numerose e assai complesse.

calcio per le ossa

Il calcio ha importanti funzioni non solo per il mantenimento di ossa e denti, ma anche per la contrazione muscolare, la coagulazione del sangue, la trasmissione degli impulsi nervosi, il mantenimento del sistema tampone che controlla l’equilibrio acido/basico del corpo, ecc… E quindi come viene utilizzato dal nostro corpo?

Non siamo noi a decidere dove deve andare il calcio, ma lo è il nostro corpo.

Con l’alimentazione sempre molto ricca in latticini e il tasso di osteoporosi incalzante, diversi studiosi si sono chiesti il perché di questa incongruenza, di questo controsenso. I Paesi maggiori consumatori di latticini sono quelli che presentano i tassi di osteoporosi più elevati e viceversa, i Paesi al mondo in cui non si consumano latticini, sono quelli in cui questa malattia sociale non esiste.

E allora che fare? Andiamo per ordine. In questo articolo ti spiego quali sono le sostanze che devono essere presenti in contemporanea per assimilare il calcio e farlo andare nelle ossa piuttosto che in altre parti non desiderate.

1) ASSUMERE SOLO IL CALCIO per le ossa

Se bevi semplicemente dell’acqua con residuo fisso elevato, in particolare ricca di calcio come lo è l’acqua che viene consigliata ai bambini, quello che ti può succedere è la diuresi e tutto il calcio sotto forma minerale disciolto, viene espulso con le urine. In pratica di fatto non hai fatto altro che far transitare il calcio nel corpo per poi espellerlo con grosso lavoro dei reni.

Bene, quindi da solo il calcio inteso come carbonato di calcio non dà alcun beneficio alle ossa.

acqua da bere

2) ASSUMERE CALCIO + VITAMINA D3

Le aziende farmaceutiche allora hanno introdotto l’utilizzo della vitamina D.

Questa vitamina liposolubile, viene in parte prodotta naturalmente dal corpo grazie all’esposizione solare ed in parte deve essere introdotta con l’alimentazione. Le fonti naturali di vitamina D3 comprendono olio di fegato di merluzzo, pesce dei mari freddi (sgombri, salmone, aringa…) burro e tuorlo d’uovo. In genere le verdure sono scarse di vitamina D, ma le fonti vegetali migliori sono quelle derivanti da alcuni tipi di funghi e licheni. La vitamina D esiste in diverse forme chimiche, diciamo che quella più fisiologica ed assimilabile è la forma appunto D3.

L’abbinata del calcio e vitamina D3 non è però sufficiente a garanzia della salute dell’osso perché è vero che la vitamina D3 ne favorisce l’assimilazione, ma dove va a finire il calcio una volta entrato nel corpo? Ovviamente andrà dove sarà più facile depositarsi e quindi a livello di muscoli, cartilagini e vasi sanguigni. E le conseguenze saranno sclerosi dei tessuti molli, sclerosi delle pareti dei vasi con rischio di infarto o ictus, sclerosi dei muscoli.

olio fegato di merluzzo
Olio fegato di merluzzo

3) ASSUMERE CALCIO + VITAMINA D3 + VITAMINA K2

La sostanza che viene in aiuto alle ossa e cioè che dirige il calcio assimilato direttamente nelle ossa, è la vitamina K2 in parte prodotta dalla flora microbica intestinale quando questa è sana.

La vitamina K2, definita anche vitamina “cerotto”, partecipa alla coagulazione del sangue e aiuta a depositare il calcio nelle ossa. Ecco quindi che la giusta integrazione per il mantenimento delle nostra ossa è il trio, definito appunto “ i 3 moschettieri” delle nostra ossa e che sono il calcio, la vitamina D3 e la vitamina K2.

Chiaramente l’integrazione alimentare non è sufficiente da sola a garantire il benessere delle ossa perché sarà importante controllare il pH urinario ed evitare il fenomeno dell’acidosi, prendere un po’ di sole in estate e ovviamente fare attività sportiva.

tris

E tu come tratti le tue ossa? Vuoi arrivare a far parte di quelle persone che non avranno problemi di osteoporosi ad una certa età? Scrivimi il tuo commento qui sotto.


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